venerdì 16 ottobre 2009

Leggi a quattro zampe

È notizia di qualche giorno fa che verranno inasprite le pene per chi taglia non a scopo terapeutico le orecchie e la coda di cani, gatti e compagnia quadrupede. A causa di ciò, i dobermann incuteranno meno paura con quelle lunghe orecchie pendenti ai lati della testa e verranno sbeffeggiati dagli altri cani, ma azzanneranno con più forza per la gratitudine verso l'umano padrone. Il bel principio di non infliggere inutile dolore agli animali ha finalmente una totale applicazione. Quasi. A tutto l'insieme di cose che non si possono asportare a fini estetici, un'eccezione è stata fatta e che eccezione: palline e ovaie potranno essere rimosse per la sterilizzazione. Mi pare un principio di una limpidezza tale, trasudante così tanto umanesimo, che la prossima volta che l'Anonima Sarda S.p.a deciderà di rapire qualcuno potrebbe trarne spunto: anziché spedire un pezzo di orecchio per certificare ai familiari il possesso e la buona salute del rapito, potrebbe spedire un coglione. Occhio a non pagare che tra poco vi torna a casa un Farinelli! Cosa non si fa per mostrare che si ha ancora un cuore nonostante le circostanze.
Frattanto, una crisi di identità ha colpito gli animali da allevamento intensivo che si chiedono nel poco tempo tra una mungitura e l'altra, un uovo e l'altro, e prima dell'inevitabile mattatoio, se gli uomini si siano scordati di loro o non li considerino animali. Forse sono delle cose. In teoria potremmo farglielo capire: abbiamo insegnato ai pappagalli ad esprimersi e ai gorilla il linguaggio simbolico, tuttavia credo che spiegare loro l'ipocrisia sia davvero l'impresa impossibile.

P.S.: non sono un animalista e mangio regolarmente carne, solo non divido gli animali in quelli che mi fanno pena e quelli che sono buoni da mangiare.

1 commento:

  1. ecco chi mi ricordavano i coiffeur per animali, l'anonima sarda. suona bene anche al contrario

    RispondiElimina