mercoledì 9 settembre 2009

Diesel 9/11

Presto inizierò ad usare tanto gasolio: il lavoro me lo chiede. Sarò uno di quelli che corrono in lungo e in largo per la regione a "informare scientificamente" i medici di quello che dovrebbero prescrivere ai propri pazienti. Lo so, non è il massimo per quello che ho studiato, ma rimane infinitamente meglio di ciò che ho fatto finora, perfino della ricerca a conti fatti. Pensavo al gasolio e al prezzo che ha, che aveva e che tornerà ad avere. Un pensiero venale, ma che mi ha portato a scrivere ancora alcune considerazioni. I quasi 150$ al barile cui veniva venduto il petrolio l'anno scorso torneranno quanto è vero che la domanda si sta allargando più di quanto possa fare l'offerta. La memoria e la mente sono andate a tante cose. La prima di tutte queste cose è la guerra. Dopo 8 anni, deve ancora finire e non ha ottenuto alcuno degli obiettivi che si era prefissata. Almeno non uno degli obiettivi confessabili, di quelli che si possono vendere alle masse e ottenere un sì per mandare i giovani ad ammazzare e a morire. La storia della guerra al terrorismo, delle armi di Saddam e tutte le balle che ci sono state raccontate dall'11/settembre compreso[1], sono balle che ci hanno fatto profondamente male. Che senso ha per una nazione, per l'occidente in generale, crescere in senso tecnologico e scientifico, costruire una società organizzata nella quale è necessario che ci sia più scolarizzazione, più sapere, più scienza, più democrazia, più meritocrazia e dove lo spostamento verticale tra le classi sociali è più facile e poi buttare nel cesso questo capitale? È ciò che è accaduto perché per farci digerire una guerra infinita al terrorismo, la riduzione delle nostre libertà, e una psicosi collettiva, ci hanno dovuto rendere stupidi e ciechi: l'uno è la premessa e la continuazione dell'altro. Costruire favole nere attorno a dittatori tutto sommato insignificanti, potenziare l'immagine di un'organizzazione terroristica che forse è a malapena riuscita in meno di un decimo di quello che gli viene attribuito[2], chiamare la guerra "operazione di pace" e "vittime collaterali" la quotidiana uccisione di civili, descrivere Saakasvili che "rubava" la bandiera dell'EU mentre attaccava l'Abkazia e l'Ossezia come la vittima e non come l'aggressore, tutto questo è stato fatto a noi da noi stessi. Quando la gente viene a patti con delle profonde contraddizioni logiche, perché cerca una risposta qualunque essa sia, il risultato è di devastare secoli di lavoro per diffondere il razionalismo. Una panzana come la "temibile" influenza del virus H1N1 non sarebbe passata attraverso organi di informazione degni di questo nome e una popolazione vigile. Avremmo dei veri anticorpi contro operazioni di terrorismo a fini commerciali e in generale contro le puttanate con cui ci riempiono la testa. Ecco, noi siamo artefici del nostro declino perché abbiamo gettato ciò che avevamo di più caro.
Io credo di sapere quando è successo tutto questo: quando abbiamo subordinato la scienza agli interessi militari e industriali. I buoi sono stati messi dietro al carro, oltretutto al carro sbagliato. La scienza con i suoi prodotti tecnologici ha interessato l'industria bellica e civile fin dall'inizio, tuttavia queste hanno preteso di mettersi alla sua testa e ci sono riuscite. Ne hanno direzionato lo sviluppo, indirizzato gli scopi, deciso con quale velocità andare. Nella fase iniziale ciò non è stato totalmente deleterio: alcuni benefici si facevano comunque strada perché in un contesto totalmente depresso non si può che migliorare. Mentre nel mondo occidentale si diffondeva la scienza, a pari modo iniziava una critica dei sistemi di gestione del potere fino a quel momento adottati e si è arrivati a capire che in una civiltà in costante progresso (scientifico) non c'era spazio né per gli ignoranti né per sistemi oppressivi che si poggiano su di essi. Non si può avere una popolazione altamente istruita, cioè in possesso di informazioni avanzate valide e delle relative capacità critiche, un sistema che tenda complessivamente all'efficienza e alla meritocrazia, insieme ad una dittatura. Siamo all'ossimoro. In questo senso, credo che la diffusione della scienza abbia fatto più di quanto si immagini per la costruzione delle nostre istituzioni democratiche moderne e farà molto di più in futuro se non glielo impediremo. Si sostiene comunemente che la scienza sia neutra, ma si provi ad immaginare se da domani potessimo trarre energia davvero dalla fusione nucleare, cambierebbe qualcosa? Cambierebbe tutto! Regioni della Terra che oggi hanno un'importanza cruciale cadrebbero nuovamente nell'oblio, ma paradossalmente starebbero addirittura meglio. Sparirebbe un'intera economia costruita sull'approvvigionamento e il controllo dei combustibili fossili, controllo che prevede anche l'uso della forza. Il mondo sarebbe totalmente diverso.[3] Per questa ragione la scienza è in grado di creare ricchezza laddove apparentemente non ce n'è, di svegliarci dalle nostre illusioni e renderci più padroni delle nostre vite, di rendere obsoleto di punto in bianco un intero apparato tecnologico e di mandare in pensione i sistemi dirigenziali che hanno fatto della gestione di un determinato problema la propria greppia. Ma anche senza scoperte così cruciali, la diffusione di sapere scientifico e tecnico cambia il modo di ragionare delle persone e di approcciare i problemi. Il progresso scientifico è stato posto ingiustamente al di sotto degli interessi dell'industria civile e bellica. La politica fedelmente segue gli interessi di questi due. Un partito davvero moderno lo si potrebbe distinguere per il peso relativo dato alla ricerca, all'istruzione e all'innovazione. Io voterei senza pensarci due volte un partito che mi offrisse una vita più lunga con più tempo libero, meno angariata dalle fatiche, dalle malattie, dalle carestie, dalle guerre e volta a scoprire il mondo che ci circonda fino ai confini della galassia. Questo partito non dovrebbe fare altro che chiedere una scienza libera e non subordinata agli interessi economici che dosano il progresso secondo la convenienza. Questo sì che rivoluzionerebbe il pianeta e toglierebbe il potere economico da chi ha iniziato "giochini" a somma negativa, in cui però pochi guadagnano dalle molte disgrazie altrui.
Questo sistema ha raggiunto il suo limite: o lo abbandoniamo per quello nuovo che porta in seno, o ci scontreremo con quelli che lo stanno adottando ed hanno dalla loro una forza bruta e numeri superiori, nonché la "fame" che li spinge. Non è escluso che capiscano prima di noi dove sta il vero cambiamento.
Sarà dura, ma ogni grande crisi sistemica nella storia ha visto l'opposizione del vecchio sistema all'emergere della nuova forza, questa forza ora è la scienza con un nuovo razionalismo. L'opposizione, diventata più forte negli ultimi 10 anni, si è realizzata attraverso la regressione culturale e civile, agitando fantasmi ovunque per terrorizzarci e distruggere i controlli razionali, più il solito contorno di guerre: la dimostrazione che pur di non cambiare, si è disposti a danneggiarci tutti. Vale sempre ciò che disse il Satana di Milton riguardo al regnare all'Inferno. Dobbiamo abbandonare il vecchio sistema che non possiamo più mantenere, e ci trascina verso una sconfitta totale. Abbiamo avuto la dabbenaggine di rilanciarlo nuovamente 8 anni fa Ora, passata la penosa e criminale era dei neocon, rimasti però il revanscismo religioso e della "tradizione culturale", dovremmo avere il coraggio di finirlo, ammettere l'errore e cambiare strada prima che il conto diventi molto salato.

[1] Non ho intenzione di affrontare le questioni banalmente liquidate come "complottiste" su questo blog né ora né mai per mia precisa scelta. Se tuttavia credete che tre edifici (WTC1, WTC2, WTC7) , di cui solo due colpiti da aerei, possano cadere nello stesso giorno allo stesso modo sulla verticale dopo che c'è stata una esercitazione (Vigilant Guardian), che ha mandato in tilt i controlli radar e le difese aeree perché, guarda caso, simulava un attacco terroristico con aerei dirottati, allora i complottisti siete voi. Complottisti della fisica.
[2] Fino al punto da rendere necessario truccare un cretino da Bin Laden per sostenere la parte del fanatico che diffonde messaggi audiovisivi improbabili, con risultati davvero ridicoli.
[3] Il bello è che anche se la fusione nucleare e ben al di là da venire, altri sistemi dal costoso Rubbiatron, al solare termodinamico, dagli economici pannelli solari all'eolico sono già qui, ma manca sempre la volontà. Forse ora che la presa sul resto del mondo ci sfugge, inizieremo ad usarli per evitare il tracollo, sempre e comunque oltre il tempo massimo.