sabato 21 febbraio 2009

Profondo rosso

Nel mio precedente post ho parlato di una forma germinale di dittatura ma gli eventi incominciano a precipitare. La Lega ha visto approvate le ronde ed un altro tassello è andato al suo posto: la creazione di una milizia parallela alle forze dell'ordine sotto il controllo di una parte politica. L'altro tassello è la liquefazione della flaccida opposizione. Di per sé questo non mi dispiace. Sono anni che credo che la sinistra, centro/sinistra, cattocomunisti, chiamateli come volete, meritavano di finire. Ma non ora!

Le ronde stanno partendo con quel fare innocuo e “al servizio del cittadino” che dà il crisma di bontà. Come il pane fatto in casa. C'è la necessità di arginare i barbari, i negri-rumeni-rom-albanesi che stuprano le nostre donne e le fanno sentire insicure di girare per le strade. Il presidente del consiglio si è definito stupito di questa sensazione di insicurezza, perché le statistiche danno in calo tutti i reati. Forse il giochino gli è sfuggito di mano e le sue televisioni, che controlla direttamente, più le reti Rai che controlla per la carica che riveste, non hanno capito che ora devono diffondere sicurezza. Ci fa o ci è o ci piglia per il culo? Domanda retorica. Ogni giorno i TG sciorinano tutti i fatti di cronaca più nera come se fossero le uniche cose che accadono in Italia degne d'interesse. Forse i vari direttori sono confusi: se non possono parlare della crisi economica, se non possono parlare della crisi politico-istituzionale, se non possono nemmeno parlare di cronaca nera, gli tocca rubare i temi a “La Vita in Diretta”. Dal canto suo lo spettatore è portato a credere che la sua vita banale non sia la norma e che la televisione sia il vero specchio del mondo con i suoi stupri, rapine, omicidi, ecc. Ci si può stupire perché i più ignoranti e ottusi favoleggino di ronde notturne per la sicurezza delle nostre donne? Non c'è da preoccuparsi. Sono ronde buone, non fanno male a nessuno, ci sono tanti volontari della protezione civile, ex-carabinieri. Tempo al tempo, e alla prima goccia di sangue queste ronde andranno in giro armate. Il resto è abisso. È già abisso.

Il PD ha perso il segretario. Non mi dilungherò su di un requiem annunciato. È solo l'ultimo capitolo di una serie di errori cominciati 16 anni fa quando le prime operazioni di cosmesi venivano applicate al PCI e ai tronconi della DC. Chirurgia plastica/politica sperimentale. Operazioni fatte per “modernizzare”, ma in effetti delle liposuzioni di elettori. Nel tempo hanno ottenuto l'invidiabile risultato di riempire il pene duro della Lega, un partito anti storico che doveva essere scomparso 10 anni fa, far vincere Berlusconi per tre volte le elezioni, e di sfaldare ogni forma di alleanza prima della scadenza naturale del governo, producendo così una disillusione nel suo elettorato che rasenta lo 0°K della politica. Hanno cavalcato l'antiberlusconismo senza risolverlo mai, pensando che fosse il collante necessario per i propri elettori[¹]. Il Babau con cui terrorizzare gli Italiani e ottenere risultati plebiscitari. Anche questi mai visti. Se Berlusconi ha campo libero, sa chi ringraziare. Hanno ridotto forzatamente le possibilità di scelta pensando che questa fosse la chiave di una "democrazia moderna" (leggi stabile)[²]. No, si è rivelato il metodo per lasciare a casa il 30% degli elettori e perdere comunque, rendendo stabile Berlusconi! Hanno abbracciato ciecamente qualsiasi decisione in campo economico e politico-strategico degli Stati Uniti, arrivando a contraddirsi pure sul programma e sulle promesse. Una sindrome elitista (o forse mera stupidità) li ha spinti a deridere le forme spontanee di aggregazione che si sono presentate negli anni, tradendo e ammazzando lo spirito di partecipazione. Eppure imperterrita, la classe dirigente partitica più vetusta e longeva rimaneva saldamente al comando di questo Titanic con il suo bell'iceberg all'orizzonte. Non si può provare compassione per una cosa così. Solo che ora si apre un altro buco, un altro abisso.

Con una crisi economica che rappresenta l'apoteosi degli errori commessi in campo nazionale e internazionale per quasi 10 anni dalla gestione Bush (non che Clinton fosse meglio)[³], quello che si vede fa paura. Ma in Italia tutto è predisposto affinché sorga questa dittatura interamente. Il malcontento decapitato a sinistra prima o poi si sfogherà. La crisi internazionale produrrà un numero maggiore di arrabbiati in Italia che tutte le nefandezze di Berlusconi messe insieme. Che forma prenderà tutto questo non è chiaro, ma causerà una reazione decisa (vedi G8 2001) e questo governo ci ha già abituati alle peggiori soluzioni d'emergenza. Chi sostiene che il potere oggi ha la tecnologia dalla sua parte e può sistemare le minacce in modo chirurgico, senza creare un regime repressivo nello stile delle vecchie dittature, non si rende conto che prima bisogna piegare gli spiriti irrequieti. Far capire che non ci si può ribellare. In questa fase si farà grande uso della violenza. C'è molto sangue in questo abisso.


[¹] Di servire il Paese non se ne parla.

[²] Strano che questo modello di democrazia bipartica che piace anche al PdL si avvicini così tanto al modello del Partito Unico, che in fatto di stabilità, è un roccia.

[³]La chiave di questo disastro è stata la gestione unipolare dei problemi globali e tanti comportamenti criminali da padroni del mondo.

martedì 17 febbraio 2009

Bidibodibù, a me gli occhi!

Lamentarsi di Berlusconi è come lamentarsi della grandine, dei tornado, o di qualunque altra catastrofe naturale. Fatica sprecata e si aggiunge al già notevole rumore di fondo. Fatto sta che il genio del male ci ha riprovato ancora e questa volta è quasi riuscito in un colpo da maestro: quattro obiettivi abietti in un'unica mossa[1]. Peccato ci fosse di mezzo il corpo e il rimasuglio di vita di una povera ragazza morta 17 anni fa. Non intendo ritornare sulla questione, perché già opportunamente spiegata da gente più degna di me: Travaglio, Fini (Massimo), Grillo, e compagnia. Vorrei solo notare come sia facilissimo riconoscere un dittatore e difficile riconoscere una dittatura. Chiamare Berlusconi un dittatore è esagerato: non ne ha la statura. In tutti i sensi. Tutti sono tranquilli che i dittatori in Italia non torneranno mai. Ci è bastato quel tale di Predappio, anch'egli partito dal PSI, e arrivato a Roma con la camicia nera. Li riconosciamo subito: pelati, fanfaroni, smargiassi, e ridicoli per chi sa guardare oltre. Si arrogano tanto potere che non ne sono mai sazi e governano per 20 anni trascinandoci da una catastrofe all'altra. Noi, uno così, lo cacciamo subito via, vero? Infatti Berlusconi ci prova uguale uguale, ma dato che ha già settanta e passa anni, sembra che nessuno se ne accorga. Non fa nemmeno le campagne del grano. Dove crede di andare in fondo? Forse riuscirà appena in tempo a dichiarare illegale l'opposizione (che già gliela dà vinta su tutte), subalterno il potere inquirente e giudicante, e se stesso monarca assoluto che sarà crepato. In attesa che uno dei suoi delfini acefali o uno dei suoi figli raccolga il testimone e i frutti di questa devastazione, si può azzardare la spiegazione di questa generale miopia di fronte alla dittatura. Il nocciolo sta nella progressiva involuzione che le democrazie occidentali affrontano in questa epoca e che sta lasciando dietro di sé tanti bei diritti che ritenevamo acquisiti. Libertà di parola, uguaglianza di fronte alla legge, diritto alla privacy per il cittadino e trasparenza per le cariche pubbliche, libertà di religione, diritto ad un'informazione plurale, diritto di disporre di sé stessi e del proprio corpo, ecc... Vado a memoria e credo di aver dimenticato pure qualcosa. Da noi questo processo ha un nome e un padre, o meglio, un padrino. Si chiama Piano di Rinascita Democratica (non lasciarsi mai ingannare dai nomi orwelliani) ed è figlio di Licio Gelli, fascista D.O.C.. I migliori incubi han bisogno di "Permaflex".

[1] Mettere sotto scacco opposizione, la Cassazione, il Presidente della Repubblica e allearsi col Vaticano. Il tutto con la tecnica del mordi e fuggi, "moralmente" giustificato. Se gli fosse andata bene avrebbe incominciato ad annullare sentenze per D.L. a gogò.